Il menhir “della Luce”

Il menhir "della Luce" Castri di Lecce registra la presenza antropica sin dall’età del ferro e tale convinzione è sorretta dal fatto che il territorio su cui sorge il paese fu sede di una tarda stazione megalitica, testimoniata dalla presenza, in tempi a noi vicini, di tre menhir, di cui oggi resta il monolite denominato della Luce in quanto allogato affianco alla chiesetta della Madonna della Luce che è sita, a destra, sul lato della strada provinciale che da Lizzanello conduce a Calimera.

Data:
12 Settembre 2018

Il menhir "della Luce"

Castri di Lecce registra la presenza antropica sin dall’età del ferro e tale convinzione è sorretta dal fatto che il territorio su cui sorge il paese fu sede di una tarda stazione megalitica, testimoniata dalla presenza, in tempi a noi vicini, di tre menhir, di cui oggi resta il monolite denominato della Luce in quanto allogato affianco alla chiesetta della Madonna della Luce che è sita, a destra, sul lato della strada provinciale che da Lizzanello conduce a Calimera. Il monolite, ormai nell’abitato di Castri di Lecce, fino a qualche decennio fa appariva alla periferia del paese, addossato ad un muretto a secco che recingeva un orto di proprietà Didonfrancesco, orto denominato anch’esso della Madonna della Luce.

La pietra di questo menhir è quella leccese. Presenta in cima un incavo slabrato nel quale dovette essere un tempo innestata una croce. Fu, questa, un’usanza del Cristianesimo alto-medievale che così intendeva sacralizzare antiche costruzioni pagane, quando le risparmiava dalla furia distruttrice. La pietrafitta possiede attualmente le seguenti dimensioni: altezza m. 2.76, facce adiacenti m. 0,30 x m. 0,23. Orientazione della faccia più larga Nord 8° Ovest. Fu fotografata per la prima volta da G. Palumnbo nel 1910.

(fonte: Mario De Marco, Castri di Lecce, Capone Editore, 1985)

(la foto di Giuseppe Palumbo è tratta da “Il Salento di Giuseppe Palumbo (1889-1959) – Chilometri d’amore nell’obiettivo“) di lderosa Laudisa, editore: Grifo Cavallino, 2011)

 

Ultimo aggiornamento

6 Giugno 2020, 19:12